La recente conferma dell’adesione da parte del Comune di Cosio Valtellino alla Federazione dei siti cluniacensi, permette al gioiello romanico dell’abbazia di San Pietro in Vallate, posta nella frazione di Piagno, di continuare nel cammino di valorizzazione ormai intrapreso da diversi anni. Dallo stato di abbandono in cui giaceva l’abbazia, che risale al 1078, sul finire degli anni Settanta, tanti passi in avanti sono stati fatti nel ridare nuova luce e nuovo interesse al complesso. E il fatto di essere inserita nella Federazione internazionale che dal 1994 racchiude dalla Scozia all’Italia, passando attraverso l’Inghilterra, la Svizzera e la Francia, oltre 160 siti non fa altro che aumentarne la visibilità. L’abbazia di Vallate fa parte dal 2005 del Grande itinerario culturale del Consiglio europeo, che comprende il circuito dei siti cluniacensi lombardi. Il Comune di Cosio Valtellino, negli ultimi anni, ha contribuito ulteriormente a valorizzare il complesso e l’area circostante, raggiungibile con una breve escursione di poco più di 10 minuti a piedi dopo aver lasciato la macchina nel paese di Piagno. Una illuminazione potenziata, che di sera fa risplendere il gioiello romanico nell’intera Bassa Valtellina, un lavoro di pulitura degli arbusti e delle piante che non permettevano a volte una completa osservazione e l’allestimento di un’area con tavoli e una fontana poco fuori dall’ingresso del priorato. Non solo lavori pratici fatti a Vallate, ma anche un impegno continuo dell’amministrazione comunale a farlo diventare polo aggregativo con l’organizzazione di eventi nel periodo tardo primaverile-estivo in particolare nell’ambito della rassegna itinerante Cosio Valtellino Cultura.
F.Z. per IL Settimanale della Diocesi di Como (giovedì 19 marzo 2020)