L'ultimo romanzo di Mons. Giulio Dellavite

Se ne ride chi abita i cieli

Se ne ride chi abita i cieli – L’abate e il manager: lezioni di leadership fra le mura di un monastero è l’ultimo romanzo di monsignor Giulio Dellavite. Il sacerdote lo ha presentato a Sondrio il 12 marzo scorso. Mons. Giulio Della Vite, prete dal 1996, dopo aver svolto alcuni anni di ministero parrocchiale e aver lavorato come officiale della Congregazione per i Vescovi, oggi è segretario generale della Curia di Bergamo. Ha pubblicato All’angelo della Chiesa scrivi. Autorità e autorevolezza nella Chiesa (2007); Munus Pascendi. Autorità e autorevolezza, leadership e tutela dei diritti dei fedeli in un atto amministrativo (2011) e Benvenuti al ballo della vita (2011). L’ultimo libro, edito da Mondadori e presentato a Sondrio, si apre con il racconto di una gelida serata invernale, quando in una sperduta stradina di campagna imboccata per evitarne le code in autostrada, una potente auto finisce in panne. Il navigatore e lo smartphone sono muti e, intorno, c’è una fitta nebbia: tutto sembra congiurare contro il rientro in città di un giovane manager frenetico. Alla ricerca di un telefono per chiedere aiuto, finisce per bussare al portone di un’antica e isolata abbazia. Accolto da un rustico padre portinaio sottilmente ironico e da un sereno abate dalle perspicaci doti introspettive, il manager si scontra subito con l’essenzialità della vita monastica. A poco a poco, però, il suo spaesamento e la sua irritazione iniziale si stemperano, finendo per trasformare il pernottamento in un viaggio alla scoperta di una realtà solo in apparenza lontana da quella fuori delle mura dell’abbazia e, soprattutto, in un viaggio dentro se stesso. A fargli da guida i dialoghi con l’abate e il padre portinaio e con i loro confratelli (il bibliotecario, lo speziere, l’ortolano), su temi universali come politica, economia e bene comune, ecologia e ambiente, verità e fake news, ruolo delle donne, apertura al mondo. Chi dei due ha più da insegnare all’altro? E’ il monaco che ha bisogno del manager o il manager del monaco? Nell’irreale silenzio che abita gli antichi spazi del chiostro, il manager scoprirà un modo nuovo di essere leader.